Il poke, o poke bowl, è un piatto che arriva dalle Hawaii, servito di solito in una ciotola (o bowl, appunto) di riso, ricoperta di ingredienti vari, tra cui pesce, carne, verdure, ortaggi, frutta fresca e secca. Nella lingua originaria, la parola “poke” significa “tagliato a pezzetti”, in riferimento ai pezzi di pesce che sono alla base della preparazione.

La tendenza della ciotola hawaiana ha fatto il giro del mondo giungendo anche qui in Italia, dove ha conquistato le città affermandosi tra gli amanti della cucina etnica, e non solo. Le "pokerie" e i "poke shop", locali specializzati in questa pietanza, iniziano a diffondersi anche da noi con discreto successo, anche per via della facilità di diffusione sulle piattaforme di delivery. Tra gli altri punti di forza del piatto, occorre certamente considerare l’abbinamento degli ingredienti: equilibrato e nutriente nella composizione, curatissimo e accattivante nell’aspetto.

Per chi ama la cucina pugliese e, come noi, si incuriosisce delle novità, la specialità hawaiana diventa d’ispirazione. La variante pugliese ha per base un mix di frisa e lattuga, dei tocchetti di scottona per proteine, barattiere, pomodorini e fichi per condimenti, olio evo e succo di limone per salse e, per finire, un topping di granella di arachidi. La ricetta non ha delle quantità prestabilite e si presta ad ogni possibile personalizzazione. Inoltre, ortaggi e frutta possono variare a seconda della stagione.

Una volta cotta la fettina di scottona e preparati tutti gli altri ingredienti, basterà tagliare a pezzetti e… il poke è fatto! Non resta che assemblare il tutto e gustare questo nuovo poke pugliese. Sano e gustoso, saprà conquistarvi (almeno) quanto quello hawaiano!