Come appariva il territorio pugliese nel secolo scorso e quali erano i principali ortaggi coltivati nelle nostre campagne?

Per rispondere a tali domande, un prezioso contributo è fornito dall’attività di Michele Ficarelli (Bari, 23 settembre 1898 – 1970), fotografo di spicco del panorama pugliese del XX secolo.

Il suo patrimonio fotografico è composto da 15.000 negativi realizzati su pellicola e lastra di vetro alla gelatina al bromuro d’argento di vario formato (35 mm, 6x6, 6x9, 13x18), acquisito nel 2003 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (ora denominato MIC) e attualmente custodito presso l’Archivio di Stato di Bari. 

La produzione fotografica di Ficarelli si estende lungo un arco temporale molto vasto che va dal 1915 (circa) al 1970, anno della sua morte. Il suo lavoro risulta, pertanto, essere una testimonianza fedele delle trasformazioni del panorama di Bari e dei territori limitrofi, non solo dal punto di vista urbanistico e paesaggistico, ma anche sociale e umano. Il fondo Ficarelli, infatti, si compone di diverse sezioni che dimostrano quanto l’interesse del fotografo fosse eterogeneo. Nel corso della sua carriera, egli ha immortalato i principali monumenti architettonici del Romanico pugliese, dedicandosi al contempo a ritrarre scenari naturalistici, scorci di vita quotidiana nei centri storici, momenti di aggregazione sociale, come fiere e manifestazioni locali.

L’attenzione per gli usi e costumi tradizionali ha condotto Michele Ficarelli a catturare persino immagini provenienti dalle campagne pugliesi, durante il processo di trasformazione della Riforma Fondiaria che negli anni Cinquanta rivoluziona l’assetto dei latifondi regionali. Il “Fondo Agricoltura” costituisce una parte cospicua della sua produzione fotografica: numerosi negativi mostrano la presenza di pomodori, carciofi e lattughe tra i principali ortaggi coltivati nelle campagne pugliesi. Un esempio è fornito dalle produzioni da lui documentate nell’agro di Mola di Bari (BA), con le quali ci restituisce contezza dell’abbondanza dei prodotti agricoli e dell’aspetto delle campagne di un tempo.

Nelle sue composizioni, il fotografo non trascura mai la presenza di uomini e donne, ripresi nell’atto di lavorare la terra: la sua testimonianza denota un profondo attaccamento a un mondo contadino, ormai in via di trasformazione.

Le immagini sono utilizzate su concessione dell’Archivio di Stato di Bari, n° prot. 5284 del 26/09/2024

Fonti: 

  • Lepenne M., 1998. Michele Ficarelli fotografo, AFT. Rivista di Storia e Fotografia, a. XIV, n. 27.
  • Imperiale N. A., 2022. La vita vista attraverso l’obiettivo: il fotografo Michele Ficarelli, Barè. Webzine di cultura "glocale", 28/02/2022
  • https://archiviodistatodibari.cultura.gov.it/patrimonio/complessi-documentari-presso-larchivio-di-stato-di-bari

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