Al fine di studiare e preservare lo 'Scopatizzo' (Cucumis melo L.), varietà locale con interessanti caratteristiche riconducibili ad una buona vigoria associata però a volte all’amarezza dei peponidi, è stata avviata la micropropagazione.
Gli espianti per l’avvio della coltura asettica sono stati prelevati da piante adulte, prossime alla fine del loro ciclo colturale, provenienti da coltura idroponica in ambiente protetto, distinguendo tra piante che presentavano la caratteristica amarezza dei frutti e piante senza questa specifica caratteristica. Per il prelievo sono state predilette quelle gemme non ancora differenziate a fiore, presenti nelle porzioni più distali possibile dagli apici ormai andati in fioritura (fig. 1 e 2).
ll protocollo di sterilizzazione e avvio della coltura asettica ha previsto, pertanto, il prelievo delle gemme ascellari, ridotte a 4-5 mm, che sono state sottoposte ad una sterilizzazione di superficie con etanolo seguito da ipoclorito di sodio, con aggiunta di tween, un tensioattivo utile per rendere più efficace l’adesione dell’agente sterilizzante, considerata l’elevata presenza di peli a livello dell’epidermide (fig. 3).
Successivamente, le gemme sono state inoculate in provette di vetro contenenti un mezzo nutritivo arricchito con saccarosio, agar e citochinine. Queste ultime hanno lo scopo di indurre la moltiplicazione (fig. 4).
I germogli sono attualmente in crescita in vitro presso il laboratorio MiMi (Micropropagazione e Microscopia) del Dipartimento di Scienze del Suolo della Pianta e degli Alimenti dell’Università degli studi di Bari Aldo Moro.
Specie
Melone immaturoShare this page