Cetrioli

BiodiverSO KARPOS

Biodiversità delle specie orticole pugliesi da frutto

Peperoni

BiodiverSO KARPOS

Biodiversità delle specie orticole pugliesi da frutto

Melanzane

BiodiverSO KARPOS

Biodiversità delle specie orticole pugliesi da frutto

Ultime News

Caratteristiche
del progetto

Il progetto “Biodiversità delle specie orticole pugliesi da frutto – BiodiverSO KARPOS” (PSR Puglia 2014-2020, azione 10.2.1 – Progetti per la conservazione e valorizzazione delle risorse genetiche in agricoltura) prosegue quanto già realizzato nel precedente progetto “Biodiversità delle Specie Orticole della Puglia – BiodiverSO”, per contribuire a ridurre significativamente il tasso di erosione della biodiversità delle specie orticole da frutto della Puglia attraverso azioni di recupero, caratterizzazione, conservazione, registrazione e, in questo caso, anche di valorizzazione delle risorse genetiche autoctone.

Il progetto KARPOS realizza una serie coordinata di interventi ed attività con specifico riferimento alla specie orticole da frutto, in particolare per:
  1. la conservazione ex situ e in situ del materiale genetico;
  2. la raccolta di documenti, il recupero di materiale genetico e la caratterizzazione morfologica, attività funzionali all’iscrizione di nuove varietà locali al Registro Regionale delle Risorse Genetiche Autoctone di Puglia e all’Anagrafe Nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare;
  3. la caratterizzazione agronomica e qualitativa di varietà locali, finalizzata alla loro potenziale valorizzazione economica;
  4. la gestione centralizzata di inventari e banche dati per l’integrazione delle informazioni su portali regionali e nazionali;
  5. lo scambio di informazioni tra organizzazioni competenti a livello nazionale ed europeo;
  6. l’informazione, la divulgazione e la formazione presso il pubblico, attraverso la gestione di questo sito web e di social network, la partecipazione ad eventi e convegni, la pubblicazione di materiale divulgativo e l’organizzazione di corsi teorici e pratici.

Le varietà locali principalmente interessate dalle attività di progetto appartengono alle seguenti specie orticole: cetriolo (Cucumis sativus L.); fagiolino (Phaseulus volgaris L.); fagiolino dall’occhio (Vigna unguiculata (L.) Walp. subsp. unguiculata (L.) Walp.); fava (Vicia faba L.); melanzana (Solanum melongena L.); melone immaturo (Cucumis melo L.); melone (Cucumis melo L. subsp. melo Gruppo inodorus); peperone (Capsicum annuum L.); pomodoro (Solanum lycopersicum L.); zucca (Cucurbita moschata Duch.) e zucchina (Cucurbita pepo L.).

L’obiettivo del progetto è sostenere in modo significativo il processo di tutela e valorizzazione della biodiversità delle specie orticole autoctone regionali, nell’ottica di: supportare le aziende agricole nella produzione, trasformazione e distribuzione di specifiche varietà locali; porre sempre maggiore attenzione alle buone pratiche agricole e alla sostenibilità economica, sociale ed ambientale; tutelare e trasmettere cultura, storia e tradizioni del mondo agricolo, spesso legate alle varietà locali.

Partner del progetto

DISSPA EX DISAAT
DISSPA EX DISAAT

Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti
Università degli Studi di Bari Aldo Moro, ex DISAAT

Sito web

DISSPA
DISSPA

Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti
Università degli Studi di Bari Aldo Moro

Sito web

DISTEBA
DISTEBA

Università del Salento
Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali, Centro Ecotekne

Sito web

DAFNE
DAFNE

Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimenti, Risorse naturali e Ingegneria
Università degli Studi di Foggia

Sito web

CNR - ISPA
CNR – ISPA

Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari

Sito web

CNR-IBBR
CNR-IBBR

Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Bioscienze e Biorisorse
Ente Pubblico di Ricerca

Sito web

PARCO REGIONALE COSTA OTRANTO
PARCO REGIONALE COSTA OTRANTO

Parco Naturale Regionale “Costa Otranto – S.Maria di Leuca e Bosco di Tricase”
Piazza Castello 10 – 73032 Andrano (LE)

Sito web

AGRIS
AGRIS

AGRIS società cooperativa
Via Nicola Minervino, 8 – 70127 Bari BA

Sito web

Agriplan
Agriplan

Agriplan S.r.l.
Via Amendola, 166/5 – 70126 Bari

Sito web

Sempreverde
Sempreverde

Sempreverde S.r.l., società agricola
Via San Giuseppe Moscati n.30, 70056 – Molfetta (BA)

Sito web

Solequo
Solequo

Coop Solequo arl
Via Leonardo da Vinci 6 – 72017 Ostuni BR

Sito web

CO.VI.SER
CO.VI.SER

Società agricola CO.VI.SER s.r.l.
Via Condò 29 – 73010 – Arnesano (LE)

Spirito Contadino
Spirito Contadino

Società Agricola Spirito Contadino De Palma s.a.s. di Gervasio Antonio & C.
ex S.S. 544 n.57/c – 71042 Cerignola (FG)

Sito web

F.lli Corrado
F.lli Corrado

Società Agricola F.lli Corrado & C.
Contrada Quadrazzo snc – 72028 Torre Santa Susanna (BR)

Sito web

Azioni di progetto

Il progetto prevede la realizzazione di una serie coordinata di interventi e attività, coerenti con la tipologia di “Azioni Mirate” previste dal Regolamento Regionale n. 807/2014 e in accordo con quanto indicato dal Piano Nazionale sulla Biodiversità di Interesse Agrario – PNBA (D.M. 28672/2009), con particolare riferimento a specie vegetali orticole da frutto.

In particolare, il progetto prevede la realizzazione di dieci interventi sulle Risorse Genetiche Vegetali (“Int RGV”), interventi inerenti allo scambio di informazioni tra enti competenti nazionali ed europei (c.d. “Azioni concertate”) e attività di informazione e diffusione (c.d. “Azioni di accompagnamento”).

1

INT. RGV 1

Indagini bibliografiche e prospezioni territoriali compresa l’esplorazione, la ricerca storica e quella connessa alla provenienza e alla presenza sul territorio delle varietà locali di interesse. Le attività si sviluppano attraverso:

a) indagini bibliografiche presso biblioteche pubbliche e private del territorio regionale, musei, archivi pubblici e privati, periodici storici, pubblicazioni di autori locali di chiara fama, nonché attraverso l’analisi delle fonti precedentemente recuperate nell’ambito del progetto BiodiverSO;

b) indagini territoriali presso agricoltori, associazioni, Università della Terza Età (UTE) e altre fonti territoriali di documentazione fotografica e bibliografica inerente le risorse vegetali di interesse.

2

INT. RGV 2

Ricerca di materiale riproduttivo e genetico, con riferimento alle varietà autoctone di maggiore interesse per quanto riguarda la tradizione, l’importanza economica, il rischio di erosione genetica e le caratteristiche qualitative dei prodotti. L’attività si svolge attraverso:

a) la redazione di specifiche schede di segnalazione e schede descrittive delle varietà recuperate;

b) la definizione di protocolli di corretta gestione del materiale genetico recuperato;

c) la raccolta, l’elaborazione e l’archiviazione dei dati, anche attraverso l’utilizzo di un apposito sistema GIS per la georeferenziazione delle risorse.

3

INT. RGV 3

Conservazione ex situ delle risorse genetiche autoctone recuperate, comprese le attività di conservazione dei semi, la semina, la rivitalizzazione, la propagazione agamica e, complessivamente, la gestione del materiale nei siti di conservazione. In particolar modo, i semi recuperati e destinati alla conservazione in apposite banche del seme sono sottoposti ai trattamenti previsti dal PNBA e dagli standard internazionali (es. FAO, AEGIS), i quali prevedono:

a) cernita, pulizia e condizionamento dei semi;

b) sigillatura del materiale di propagazione ed etichettatura;

c) conservazione del materiale in condizioni di temperature controllate;

d) moltiplicazione del materiale di propagazione in appositi campi-collezione.

4

INT. RGV 4

Caratterizzazione morfologica e genetica delle risorse vegetali recuperate, attraverso sistemi di identificazione varietale e la redazione di schede descrittive morfologiche, previste per ciascuna risorsa genetica.

La caratterizzazione morfologica è svolta a partire da piante ottenute da campi-catalogo, allestiti presso partner e aziende custodi secondo appositi protocolli di coltivazione; la caratterizzazione genetica e molecolare delle risorse genetiche vegetali è realizzata da partner scientifici di progetto al fine di evidenziare le differenze esistenti tra le diverse accessioni di una stessa varietà locale e di analizzare i casi di sinonimia o errata denominazione delle risorse recuperate.

5

INT. RGV 5

Caratterizzazione agronomica, produttiva, tecnologica e qualitativa delle risorse genetiche, compresi studio e analisi delle caratteristiche organolettiche e nutrizionali attraverso analisi di laboratori.

Le attività sono finalizzate ad analizzare tutte le caratteristiche peculiari delle RGV che si ritiene possano essere suscettibili di valorizzazione (alimentare e/o non alimentare), al fine di sostenere la loro reintroduzione o introduzione nei sistemi agricoli regionali, nazionali e/o europei, distinguendole dalle RGV destinate alla sola custodia in base all’eventuale sostenibilità economica di tali colture.

6

INT. RGV 6

Risanamento fitosanitario del materiale di moltiplicazione attraverso il miglioramento dello stato fitosanitario, la selezione sanitaria e la preparazione di materiale per la propagazione sano.

Il miglioramento dello stato fitosanitario del materiale genetico di conservazione è previsto sia presso le banche del seme (conservazione ex situ) sia presso le aziende partner e la rete regionale degli agricoltori custodi (conservazione in situ) attraverso un’attività di valutazione preliminare delle condizioni del materiale (vitalità, germinabilità, presenza di patogeni/parassiti, tasso di umidità) e un monitoraggio periodico dello stato fitosanitario delle risorse nonché il miglioramento delle condizioni di conservazione.

7

INT. RGV 7

Registrazione in appositi cataloghi nazionali e regionali delle varietà locali recuperate anche nell’ambito delle precedenti azioni del progetto BiodiverSO.

Le attività di registrazione sono eseguite in conformità a quanto previsto nel D.M. 1862/2018 del MiPAAF, con la finalità di iscrivere le RGV all’Anagrafe Nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare (Legge 194/2015), del Registro Regionale delle Risorse Genetiche Autoctone di Puglia (L.R. 39/2013) e valutare la possibile iscrizione al Catalogo nazionale delle varietà da conservazione (Dir. 2009/145/CE).

Inoltre, è prevista l’iscrizione al registro nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali per tutti quei prodotti le cui metodiche di lavorazione sono diffuse sul territorio secondo metodiche tradizionali da almeno 25 anni.

8

INT. RGV 8

Sviluppo di una banca dati informatica centralizzata, originale e unica per tutto il progetto in conformità con quanto previsto dalla legge 194/2015 e dal PNBA.

La banca dati è interconnessa con il Portale nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare istituito dal MiPAAF. La banca dati è predisposta con un accesso pubblico di facile consultazione sul sito del progetto, per favorire la divulgazione delle informazioni inerenti varietà locali e attività svolte, e completata da una funzionalità WebGIS dedicata alla consultazione di mappe virtuali basate sulla tecnologia Google.

9

INT. RGV 9

Conservazione in situ delle risorse genetiche autoctone a rischio di erosione tramite la riproduzione e il mantenimento, in isolamento e in condizioni di massima purezza ai soli fini conservativi.

Nell’ambito di tale attività è istituita una rete di aziende custodi di varietà locali di specie orticole da frutto a rischio di erosione genetica, diffusa sull’intero territorio regionale.

Tutte le informazioni e i dati relativi all’inquadramento tassonomico e alla dinamica delle risorse genetiche, nonché alle caratteristiche e alla distribuzione territoriale delle aziende custodi saranno raccolte e rese disponibili per l’aggiornamento del Registro regionale delle risorse genetiche autoctone previsto dalla L.R. 39/2013, con lo scopo di promuovere la conoscenza, la tutela e la valorizzazione delle varietà locali conservate in situ.

10

INT. RGV 10

Valorizzazione delle risorse genetiche di interesse agrario e alimentare finalizzato alla sostenibilità economica della loro reintroduzione e utilizzo nei sistemi agricoli.

L’attività si sviluppa attraverso la redazione di specifiche schede tecniche in cui saranno sintetizzate, per ciascuna varietà, le relative caratteristiche peculiari da un punto di vista agronomico, produttivo, qualitativo e tecnologico.

A sostegno delle decisioni inerenti alla convenienza economica della reintroduzione delle varietà locali recuperate, sono inoltre analizzate le tendenze di mercato, le politiche di settore e l’organizzazione delle filiere locali di produzione, trasformazione e commercializzazione.

11

INT. AZ. CONCERTATE

Promozione dello scambio di informazioni in materia di conservazione, caratterizzazione, raccolta e utilizzazione delle risorse genetiche nel settore agricolo dell’Unione Europea, da svilupparsi fra le competenti organizzazioni site negli Stati membri.

A livello nazionale il progetto promuove iniziative di scambio di informazioni con organizzazioni, enti scientifici e istituzioni interessate ed impegnate nella conservazione dell’agro-biodiversità, con riferimento alle varietà locali di specie orticole da frutto.

Il progetto promuove inoltre iniziative di scambio di informazioni con numerosi Paesi europei, tra cui Spagna, Olanda e Germania.

12

INT. AZ. DI ACCOMPAGNAMENTO

Attività di informazione e diffusione attraverso l’utilizzo dei moderni strumenti di comunicazione, tra cui il sito web di progetto e i social network (Facebook, Instagram, YouTube). L’azione prevede inoltre:

a) l’organizzazione e/o la partecipazione a eventi, convegni e seminari;

b) la redazione e pubblicazione di materiale informativo e divulgativo, quali prodotti audiovisivi, libri in formato cartaceo e/o elettronico;

c) l’organizzazione di corsi di formazione e teorico-pratici, tra cui uno Short Master Universitario;

d) la promozione di attività di Citizen Science, finalizzate a creare un ponte tra scienza e pubblico, per coinvolgere attivamente i cittadini nel progetto e contribuire al trasferimento delle conoscenza scientifiche relative alla biodiversità.